Mi hanno sempre fatto ridere le frasi simpatiche, un po’ banali che si trovano nel web e che ironizzano sulla propria condizione di “sbattimento totale”. Quegli aforismi alla Oscar Wilde che di autentico hanno solo la brevità e che sono stati pensati da chi, come noi, si trova in momenti di noia apatica in coda al supermercato ma con il cervello in costante attività oppure estremamente impegnati in sedute solitarie nella stanza più privata della casa.
Io il tunnel l’ho arredato, ho visto la luce e ho capito che era un altro bolide che sfrecciava verso di me, ho cambiato stazione, sono stata sui binari a farmi travolgere e ora, magicamente, ho come l’impressione di essere in zona Cesarini e di vedere forse una luce piuttosto naturale verso il fondo. Vi dirò di più, mi sembra addirittura di sentire delle voci, e ho come l’impressione che questa volta non siano il frutto della mia fervida immaginazione e che forse, ma lo dico piano, siamo ad una svolta. Se anche voi riconoscete in alcuni di questi indizi, forse veramente ci stiamo riprendendo la nostra vita e stiamo uscendo finalmente dal tunnel mentale del divorzio.
- Quando senti parlare del tuo ex coniuge non ti si iniettano gli occhi di sangue, non ti si aggroviglia lo stomaco e non ti viene quel nodo in gola quando suona il cellulare e vedi il suo nome. Che non è più “amorino” “cucciolotto” o “stronzo” ma semplicemente “ex marito”. Chiamiamo tutto con il nome appropriato e, come insegna Baricco, dare nomi è uno dei pochi gesti di profonda sincerità personale.
- Appena ti fermi per strada e inizi una conversazione la smetti di parlare solo di divorzio e separazione. Scopri che ci sono altri due milioni di argomenti che possono interessare tutto l’universo mondiale e non parli più di te e dei tuoi problemi con l’assegno di mantenimento o di quanto poco i figli vedano il papà. Di questi argomenti puoi chiacchierare per mesi, ma tanto non cambia la sostanza dei fatti.
- Riprendi ad andare dall’estetista o dalla parrucchiera, dopo mesi e mesi in cui la voglia di uscire di casa aveva cambiato indirizzo. Ma soprattutto lo fai per te, perché ti fa sentire bella. Non per un altro uomo che è entrato nella tua vita oppure per un appuntamento galante imminente che implica una possibilità di amoreggiamento che cozza completamente con la quantità di peluria sul tuo corpo. Inizi a prenderti cura di te stessa per il gusto di farlo e ti ritagli il tuo tempo, cosa che non facevi nemmeno da sposata.
- Sposti i mobili di casa e scopri opportunità e angoli che, sfruttati al meglio, possono garantirti un po’ di spazio vitale, a prescindere dai figli, che ti colonizzano ogni centimetro. Riesci a mettere un tavolino Ikea dove lasciare la tua macchina da cucire e dedicarti a creazioni personali che ti fanno sentire ancora brava e capace. Tiri fuori un angolo in cucina dove riporre tutti i tuoi stampini per le torte e riprendi a stare ai fornelli come si deve, tanto da fare invidia alla Parodi. Svuoti la soffitta e riesci a mettere un po’ di ordine vendendo su ebay anche le cose più impensabili. Con quell’incasso extra ti concedi il lusso di una borsa nuova e hai fatto ordine fisico e mentale. Un po’ di pulizia serve per liberarsi del vecchio e fare spazio al nuovo.
- Riscopri che per strada camminano tanti uomini affascinanti. Hai superato la fase in cui etichettavi tutti come maschi nel modo più dispregiativo del mondo e ora, quando passeggi o ti fermi per quattro chiacchiere con un’amica alzi lo guardo e vedi ben oltre alla punta delle tue scarpe. Non significa assolutamente trovare domani l’uomo dei tuoi sogni che purtroppo non è fermo sotto casa ad aspettare con il suo destriero bianco, ma almeno hai smesso di fare la nuova monaca di Monza e un sorriso o uno scambio di battute non lo neghi più a nessuno. Gli occhi sono fatti per guardare, la chiacchierata non ti manca, almeno concediti questo piacere.
- Hai preso un paio di chili e, finalmente, non hai più quell’aria della donna scavata, sola, acida e depressa che non dorme di notte. Perché in effetti non chiudevi un occhio in modo continuativo per almeno sei ore, con un sonno agitato che si calmava solo chimicamente. Ora finalmente dormi e se stai sveglia di notte significa che hai scelto un’ottima compagnia che non ti concede un attimo di tregua. Per fortuna.
- Usi le scarpe da ginnastica per andare in palestra e non più ventiquattro ore al giorno, come se fossi un personal trainer. Curi il tuo aspetto sicuramente più di sei mesi fa e tra sei mesi sarai una di quelle super donne da copertina. Ti tieni in forma ma cerchi di valorizzare i tuoi punti forti come solo noi donne sappiamo fare. Anche se il numero quaranta ormai non ti fa pensare più alla taglia dei vestiti, sfrutti al meglio la capacità di mimetismo per tutti i piccoli difetti che ormai fanno parte di te. Ma non ti scordi mai di tonificare il lato B, prima di cena in dieci serie da dieci ripetizioni. Lo sai bene che l’uomo della tua vita potrebbe arrivare in ogni istante e non ti troverà mai impreparata.
- Vai in ferie e ti concedi il tempo di una pausa. Lo sai che non serve scappare a ferragosto oppure il giorno di Natale visto che in queste occasioni si spende il triplo e senza largo anticipo si trovano solo posti poco allettanti. Ma l’autunno è un momento magico per concedersi un week end alle terme senza spendere una follia e solo il fatto di dover preparare una valigia, ti fa sentire molto cosmopolita. Se parti con una guida Lonely Planet in borsa, ancora di più.
- Ozi senza senso di colpa e senza doverti giustificare a nessuno. In questo momento della tua vita non devi rendere conto a nessuno. Non sai se capiterà ancora un momento magico simile. Una volta organizzato il menage con i figli, hai la possibilità di fare qualsiasi cosa. E quindi concedersi il lusso di leggere Vanity Fair sul divano, sbriciolando biscotti è un diritto sacrosanto. Una coccola personale che ti meriti e sei riuscita a far zittire quella vocina che ti dice “vai a stirare”
- Hai finalmente capito che quello che fai ogni giorno è, prima di tutto, per te stessa e che le persone che ti circondano non cambieranno mai. Ognuno decide in modo autonomo della propria vita. Che si tratti di lavoro, di pensare con chi trascorrere il tempo libero, scegliere da chi farci corteggiare o con che amica andare a bere un caffè, l’importante è non mettere più la tua autostima sotto le scarpe. Hai capito che amare significa donare quello che senti, senza pretendere nulla in cambio. Davvero. Ma non sacrifichi più te stessa per questo grande amore che puoi dare. Mai più nella tua vita. Né per le amiche, né per gli amanti. Le persone della tua vita non cambieranno mai e ognuno di loro ha il suo percorso personale da affrontare. Puoi accompagnare chi ami e percorrere un pezzo di strada insieme, costruendo rapporti molto importanti, ma non ti sacrifichi più per loro. Amare non significa assolutamente annullarsi in virtù dell’altro. Sei guarita dalla sindrome assurda e implacabile della crocerossina. Complimenti! Così hai salvato prima di tutto te stessa e tutto il resto magicamente prenderà la giusta dimensione.