1 Settembre 2018

buoni propositi per il 2019

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Siamo sopravvissuti anche quest’anno.

Sembrava quasi impossibili ma tra giornate migliori ed altre in cui tutto sembrava un fallimento, siamo arrivati anche quest'anno alla fine. 

E adesso è tutta in discesa, questo è poco ma sicuro.

Le perplessità, i dubbi, i pensieri più cupi e strani ci possono venire solo nell’ultima decina di giorni che chiudono l’anno, portandoci a profonde riflessioni personali sotto la doccia, tra getti caldi e lamette taglienti. Siamo state ore a fissare le luci intermittenti dalle grandi vetrate della nostra casa, sedute con una tazza di the tra le mani nella vana speranza che potesse scaldare la nostra parte più intima, sempre così fredda e solitaria, e a farci le classiche domande su cosa ci aspetterà dal primo gennaio. Speranze, progetti, bisogni o anche solo il semplice desiderio di un pò di calma, almeno apparente. Tutte le domande che potevamo porci ormai se ne sono andate, con le ultime briciole di questi lauti pasti e ora, che comunque siamo ancora senza risposta, ci pervade la voglia di uscire da questo guscio, aprire la porta di casa e portare avanti i nostri progetti personali, con dodici mesi davanti a noi densi di persone nuove da conoscere, luoghi da vedere e buona musica tutta da ascoltare. Voglia di vivere pienamente, senza voler sprecare un solo istante di questa nuova vita che ci ha sorpreso e che anche se a tratti ci spaventa perché sconosciuta, sentiamo dentro il desiderio di continuare ad andare avanti. Passo dopo passo, non ci sta portando lontano, in chissà che luogo inaspettato, ma ci conduce nel nostro io più intimo. Siamo proprio noi, che scegliendo ora liberamente di come disporre di ogni singolo minuto del nostro tempo, liberi da vincoli e da imposizioni, decidiamo chi vogliamo essere e chi merita il nostro tempo, dove impiegare le nostre energie e cosa mettere al primo posto nella nostra vita. Ringraziando sempre per ogni minuto di solitudine. E’ uno splendido traguardo rispetto a quando, circondate sempre da persone e nascondendo spesso le nostre vere emozioni agli altri, chiudevamo gli occhi e cercavamo solo un pretesto per fuggire. Chissà verso dove e chissà da chi. Ora abbiamo lo sguardo alto, gli occhi grandi, truccati con amore, circondati da piccoli solchi che segnano la nostra stanchezza ma desiderosi di guardare ancora e di imparare nuove geografie emozionali. E di essere visti da chi ancora non ci conosce.

propositiperilnuovoannoI miei propositi per l’anno nuovo sono semplici come il pane e dolci come il burro. Vorrei riuscire a viaggiare ancora un pò di più, rispetto all’anno scorso, perché questo mondo è così grande e così pieno che questa seconda vita non credo sia sufficiente per vederlo tutto. Spero quindi di riuscire a visitare il più possibile, rispetto alle mie possibilità, per colmare la curiosità che contraddistingue ogni paio di bellissime gambe sinuose.
Spero di leggere almeno un miliardo di libri e innamorarmi pazzamente di qualche scrittore emergente, trovando talenti metropolitani nel grigiore della città, emozionandomi nei miei viaggi in treno e sognando ad occhi aperti amori immensi tra le pagine stampate. Confido nella possibilità di continuare a scrivere, che mi fa bene all’anima, ma spero anche di riuscire a spingermi un pò oltre, provando nuovi modi e trovando contenuti sempre diversi, senza ancorarmi in cliché superati.
Vorrei imparare a fare qualcosa che ancora non conosco, con le mie due piccole mani desiderose di realizzare, manipolare e dare corpo tangibile ad un’idea astratta.
Non si può vivere di soli sogni ad occhi aperti, forse ora è anche il momento di concretizzare e di poter realizzare qualcuno dei miei progetti. Mi piacerebbe sentirmi a casa davvero, nel posto in cui abito, e legare queste quattro mura a ricordi sempre più colorati e vivi e non solo alle difficoltà che mi hanno portato fino a qui o ai venerdì con la valigia in mano. Organizzare cene ed invitare amici, avere un letto tutto mio dove poter dormire davvero fino al mattino, un terrazzo fiorito dodici mesi all’anno e un tavolino alla francese dove poter mettere il mio pc e continuare a lavorare.

Quest’anno vorrei sentire il vento tra i miei capelli solo ora così lunghi, il calore di un abbraccio che non manca mai, il rumore della porta che si apre e le risate dei miei figli in cucina. Vorrei avere spesso il sorriso sulle labbra, ma non stupidamente sempre, vorrei continuare ad ascoltare chi amo e imparare a dire una parola in meno, soprattutto se non richiesta. Vorrei sentirmi pronta ad accogliere qualcuno di nuovo, da portare nella mia vita, nella nostra, per riprendere a respirare con un ritmo nuovo ma per me familiare e conosciuto, il ritmo che fa battere da sempre il mio cuore e che mi fa sentire viva. E continuare ad amare ed amarmi, ogni giorno più di prima.

 

 

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Sembrava quasi impossibili ma tra giornate migliori ed altre in cui tutto sembrava un fallimento, siamo arrivati anche quest'anno alla fine.
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