1 Settembre 2018

Perchè sogniamo i ritorni d’amore?

Vota qui post

ilritornodellecoppie

E niente. Non ce l’hanno fatta neanche loro. Dopo anni di dichiarazioni d’amore suggellate da un riservatissimo e intimo matrimonio, Jennifer Aniston e il suo bel Justin Theroux hanno deciso di dirsi addio. Immediato, con i rumors che ormai si susseguivano da giorni, il loro comunicato congiunto: “ci lasciamo perché non andiamo più d’accordo… ma siamo due migliori amici che hanno deciso di separarsi come coppia, e non vediamo l’ora di continuare la nostra preziosa amicizia”. Chapeu. A quanto pare dall’altra parte del mondo questa storia delle separazioni amichevoli sta diventando una sorta di malattia: guai a dire che ci si separa perché non si sopporta più il coniuge o si è stanchi di andare in giro con un cesto di corna. Guai a dire “sentite, mi stava sul cazzo, non lo sopportavo più ed ho deciso di mandarlo a cagare”. L’importante è fingere che la separazione sia solo un fresco momento di passaggio in cui i due coniugi passano dall’essere grandi innamorati a semplici amici del cuore. Beati loro.

Ammetto che la notizia mi abbia turbata, ma mai quanto la separazione della fidanzata d’America con il tormentato Brad Pitt. Che è uscito dal letto di Jennifer per andare in direttissima in quello della bellissima Angelina. Il resto sono una squadra di calcetto, i deliri della Jolie, quelli di Pitt nella sua fase da dipendenza alcolica, una separazione, e una guerra pubblicamente dichiarata. Prima si odiano (soprattutto lei) e poi invece, sembra che per il bene dei figli, siano riusciti a trovare dei punti d’ incontro. E tutto questo non mi è nuovo. Anche noi abbiamo attraversato lo sconforto, la delusione, poi l’odio, poi la voglia di vendetta, poi la voglia di serenità, e infine una sorta di tregua armata. Tutti  noi siamo stati almeno una volta nella vita  Angelina o Brad. Non per il loro conto in banca, sia chiaro. E neanche per la loro bellezza. Ma per la loro separazione turbolenta e “normale”. C’è quasi un filo invisibile tra i problemi della coppia patinata e noi comuni mortali. E questo filo invisibile altro non è che l’incazzatura della separazione, con tutti gli annessi e  i connessi.

Comunque. Con tutto questo cincischiare, sto perdendo il filo del discorso (scusatemi ma l’immagine di Brad single mi fa salire talmente tanto l’ormone da generare piccoli momenti di stordimenti mentali).

Ora che le due coppie sono scoppiate, i sogni degli ultimi dei romantici potrebbero finalmente diventare realtà. Jennifer è libera, Brad è in fase riflessiva ma tra una donna e un’altra, magari non disdegnerebbe la compagnia della sua ex moglie (come fanno molti maschietti). Ed ecco che la fantasia svolazza leggera tra le immagini dei fan e degli eterni innamorati…Jennifer e Brad di nuovo insieme!

Ma perché sogniamo i ritorni d’amore? Perché tutti noi, davanti alle storie d’amore più tormentate (e magari finite) sbrodoliamo dietro all’idea di un fantastico lieto fine?

Fondamentalmente perché siamo tutti dei sognatori. Siamo cresciuti con le favole della Disney, con Ladyhawke, con Il profumo del mosto selvatico e con le serie americane sugli amori adolescenziali (vi ricorda qualcosa un certo Pacey, innamorato della sua migliore amica con cui si è lasciato a intermittenza di stagioni e alla fine ha sposato?). Alzi la mano chi non è rimasto attaccato allo schermo per ben sette anni, solo per vedere come finiva Dawson Creek. Per non parlare di Beverly Hills. Fa parte della nostra essenza, del nostro essere romantici e passionali.

Il lieto fine. Croce e delizia di tutti noi. Rimaniamo lì, adoranti davanti ai nostri film preferiti, solo per riassaporare l’happy end. Forse perché le nostre vite sono talmente caotiche e esasperanti che almeno nella fantasia, ci piace immaginare finali diversi. Forse perché dentro di noi c’è sempre la speranza che nonostante le innumerevoli vicissitudini, l’amore trionferà sempre. Forse perché dieci anni fa, prima di un matrimonio, un figlio e una separazione, speravamo davvero nel nostro personale lieto fine. E poi la vita ci ha dato un paio di sberle e siamo rinsaviti. 

Abbiamo iniziato a credere che certi finali esistono solo nei film strappalacrime, che la vita reale è dura e non fa sconti a nessuno. Che non ci meritavamo quello che è successo e che purtroppo, dobbiamo gestire una situazione che mai e poi mai avremmo voluto nelle nostre vite. Ci siamo un tantino inariditi, ammettiamolo. Diamo valore alle priorità, ai figli e siamo pragmatici. E’ difficile per noi credere nel lieto fine. Eppure, in fondo al nostro cuore, non smettiamo mai di crederci. Di credere che tra qualche tempo, la luce irromperà di nuovo dentro le nostre case. Un nuovo colore, una nuovo arcobaleno. Dai raggi luccicanti. Qualcosa che non assomiglierà per niente ai nostri sogni da adolescenti ma che avrà un sapore diverso e forse anche migliore. Un ritorno d’amore nuovo, diverso. Non credo che chi si separi potrà ricucire qualcosa con la persona con cui ha rotto. Ci sono in ballo troppe delusioni, troppe situazioni complicate. Ma se pensate che dovete quantomeno provarci, fatelo. Almeno non avrete rimpianti. Se pensate che invece dovete chiudere questa pagina della vostra vita, fate altrettanto. Senza guardarti indietro. Si hanno le gambe per andare avanti, non per ripetere a oltranza gli stessi dolorosi percorsi delle proprie esitenze.

Vedrete che passo dopo passo, farete spazio a una nuova vita, più piena, più ingarbugliata e più complicata…ma con un Happy ending nuovo di zecca, tutto da rivivere.

coppie

 

 

 

condividi questo contenuto
condividi questo contenuto
Articoli correlati
3 Giugno 2022
Incidenti a scuola: di chi è la responsabilità?
19 Ottobre 2023
 L’Importanza del Tempo di Qualità nella Vita dei Genitori Single