22 Novembre 2018

Gestire il tempo e organizzarsi al meglio? Mi aiuta il Professional Organizer

L’obiettivo di rendere la persona organizzata e autonoma

La figura del Professional Organizer in Italia è diventata famosa (o abbastanza famosa) in seguito ad un programma televisivo che si intitolava Sepolti in Casa.

La trasmissione racconta, sotto forma di reality, le vite di persone che vivevano sommerse da cose, oggetti, a volte anche immondizia. Ovviamente erano casi limite, persone affette da un disturbo del comportamento chiamato Disposofobia (letteralmente paura di buttare) a cui infatti, oltre all’aiuto nella riorganizzazione degli ambienti domestici affidata al Professional Organizer, veniva affiancato uno psicoterapeuta che indagava i motivi psicologici che si nascondevano dietro il disturbo.

In verità il Professional Organizer opera, nella maggior parte dei casi, in situazioni molto meno drammatiche, riconducibili solo a una scarsa organizzazione: ci sono statistiche che dimostrano come solo una percentuale tra il 5 % e il 10% della popolazione possa considerarsi naturalmente organizzata. Tutti gli altri non lo sono, ma possono imparare.

Questa figura professionale ci ha molto incuriosito, anche perchè come genitori single il tempo non è mai abbastanza e un’organizzazione ottimale è davvero fondamentale, e quindi abbiamo chiesto alla dott.ssa Bergami (Professional Organizer) come sia arrivata a svolgere questa attività:

“Io stessa confesso di non essere una persona particolarmente ordinata anzi, da ragazza la mia camera era la disperazione di mia madre: libri e manga giapponesi accatastati ovunque, vestiti che continuavano ad accumularsi sulla poltrona, cassetti che faticavano ad aprirsi da tanta roba che c’era accatastata dentro. La mia vita è cambiata in due momenti: quando ho iniziato a lavorare in una agenzia di organizzazione eventi, ambito in cui la perfetta gestione dei tempi è indispensabile, e quando sono andata a vivere da sola. Soprattutto in questo secondo momento quando ho dovuto conciliare lavoro, scadenze, vita personale, pulizia della casa ho iniziato a inventarmi sempre nuove tecniche per ottimizzare il tempo e le commissioni.”

Proprio i momenti di necessità e di trasformazione possono darci la spinta per un radicale cambiamento delle nostre abitudini e della gestione della nostra quotidianità. Ma quando la spinta personale non basta ecco che il Professional Organizer può aiutarci con tecniche mirate, soluzioni innovative e consigli personalizzati.

Molti pensano che il Professional Organizer sia una persona maniaca dell’ordine, a cui piace stare tutto il giorno a pulire e riordinare… e invece è proprio tutto il contrario! Io sono diventata Professional Organizer proprio perché non mi piace pulire casa, detesto stirare e quando finisco di lavorare ho mille attività più piacevoli (come leggere, uscire con gli amici, viaggiare, ecc) con le quali svagarmi. Ma poiché pulire casa non è un opzional se si vuole vivere decorosamente, tanto vale adottare delle strategie per farlo con il minor dispendio di tempo ed energie possibili!

Nei miei seminari, ci racconta la dottoressa Bergami, e nelle mie consulenze è questo il tema su cui punto maggiormente il focus: la riorganizzazione (dello spazio o delle abitudini) non è il vostro fine ultimo, ma solo un veicolo per raggiungere il vostro vero obiettivo: il tempo per fare ciò che più desiderate!

Un’altra cosa di cui parlo spesso è come l’attitudine all’essere organizzati possa essere trasmessa fin da subito ai più piccini, anche in tenera età. Maria Montessori dava questa regola ai suoi bambini: quando finisci un gioco, e prima di iniziare una nuova attività, riponi il giocattolo al suo posto. È una regola semplicissima, praticamente elementare.

Immaginate se i vostri bambini pian piano l’apprendessero: non dovreste più preoccuparvi di giocattoli sparsi ovunque! E immaginate anche se voi adulti applicaste sempre questa semplice regola: non dovreste mai perdere tempo a riordinare nulla e potreste trascorrere più tempo a giocare senza pensieri insieme ai vostri bambini!

E allora, se basta così poco, perché non iniziate da oggi a riappropriarvi del vostro tempo?

Per avere maggiori informazioni, contatta la D.ssa Bergami

condividi questo contenuto
Come diventare organizzati e autonomi
condividi questo contenuto
Articoli correlati
3 Giugno 2022
Incidenti a scuola: di chi è la responsabilità?