Quando ci si riferisce alle separazioni, l’attenzione si concentra spesso sui figli e sulle madri, ma un capitolo a sé stante, e di cruciale importanza, riguarda i padri separati. La famiglia, pilastro fondamentale della società, ha attraversato profonde trasformazioni nel corso degli anni. Questi cambiamenti, se da un lato rappresentano l’evoluzione socio-culturale del nostro tempo, dall’altro portano con sé sfide e conseguenze che toccano profondamente i singoli membri. Quale è, dunque, la realtà che vivono i padri separati? E come affrontano le complessità derivanti da una separazione? Analizziamo questa figura, spesso sottovalutata, nel panorama della famiglia contemporanea.
La separazione rappresenta un momento di transizione turbolento e difficile da affrontare per tutta la famiglia.
Gli effetti della rottura della coppia si riflettono spesso sui figli, le cui problematiche correlate a questo periodo di transizione continuano (a ragione) ad essere ampiamente analizzate e prese attentamente in considerazione da parenti, insegnanti, psicologi e avvocati. Di norma, anche le mamme separate ricevono un’adeguata attenzione rivolta alla tutela dei loro diritti e al supporto psicologico, durante questo difficile processo di transizione.
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ToggleMa cosa succede ai padri separati?
Fino ad oggi sono stati spesso sottovalutati gli effetti negativi e traumatici che la separazione può avere sugli uomini con figli. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, una crescente attenzione è stata rivolta alle molteplici problematiche che la rottura di una coppia con figli possa avere sul benessere fisico, psicologico e sociale dei padri separati.
Padri separati: Salute e benessere psicologico
La tendenza degli uomini a non essere consapevoli delle problematiche emotive, psicologiche e sociali relative al divorzio (cosi come quella dei professionisti specializzati a non approfondirle), rende i padri separati più esposti a malattie cardiovascolari, ipertensione e ictus nonché ad un aumento della predisposizione alla depressione ( 10 volte maggiore rispetto agli uomini sposati), all’abuso di sostanze e al suicidio (con un rischio di 10 volte maggiore rispetto alle donne). Venendo meno il ruolo portante di padre di famiglia, i padri separati si trovano spesso a dover fronteggiare una situazione che viene vissuta come una sconfitta, un fallimento che si riflette frequentemente in uno stato di frustrazione e depressione da cui è difficile uscire senza un adeguato supporto.
Padri separati: relazioni sociali
Gli uomini separati sono inoltre più a rischio di isolamento sociale, di perdita di supporto emotivo da parte della famiglia e degli amici. La necessità di trovare un alloggio, le complicate dinamiche legate alla custodia dei figli, al loro mantenimento e alla possibilità di vederli, i rapporti conflittuali con l’ex coniuge nonché la frequente perdita di relazioni con la famiglia allargata sono tutti fattori che incidono notevolmente sul benessere psicologico dei padri separati.
Padri separati: relazioni con I figli
Nella maggior parte dei casi la separazione si riflette nel cambio di domicilio dei padri che si trovando quindi a non avere più la possibilità di vivere i propri figli nella quotidianità. Nonostante sia difficile stimare il tempo effettivo che i padri separati passino con i propri figli, di norma questa situazione (spesso aggravata da rapporti conflittuali con la madre) rappresenta un ostacolo decisivo al mantenimento di una sana e naturale relazione padre-figlio. L’insoddisfazione generata dalla frequenza delle visite, dai luoghi degli incontri e dall’impossibilità di partecipare a momenti importanti della vita dei figli costituisce una ferita aperta per molti uomini.
Padri separati: i nuovi poveri
Uno degli aspetti più incisivi sul benessere dei padri separati è quello finanziario: in Italia infatti, secondo il Rapporto della Caritas del 2014, 80 mila uomini divorziati con figli si trova sulla soglia di povertà. Questo fatto è dovuto prevalentemente alla necessità di trovare una nuova sistemazione ( che comporta quindi spesso un dispendio economico ulteriore).
Fonti:
-False Partenze: rapporto 2014 sulla povertà e l’esclusione sociale italiana
-Felix D. D., Robinson, D. & Jarzynka, K. J. (2013). The influence of divorce on men’s health. JMH, 2013, Jan : 1-7.).
Conclusione
Eppure, nonostante il panorama possa sembrare desolante, esiste un lato luminoso e pieno di speranza. Sempre più padri separati stanno ritrovando la loro voce, e con essa, il loro posto nella società e nelle vite dei loro figli. La crescente consapevolezza dei problemi che affrontano ha portato a una maggiore solidarietà e comprensione tra di loro, dando vita a gruppi di supporto e iniziative volte a far emergere e risolvere le loro problematiche.
Molte organizzazioni e istituzioni ora riconoscono l’importanza cruciale del ruolo dei padri, e le leggi in molte giurisdizioni stanno iniziando a riflettere una visione più equilibrata dei diritti di genitorialità. I padri separati stanno scoprendo che, nonostante le sfide, possono ancora costruire relazioni profonde e significative con i loro figli, e che queste relazioni possono essere anche più forti e resilienti a causa delle prove superate insieme.
La società sta gradualmente capendo che la presenza dei padri separati è fondamentale non solo per il benessere dei loro figli, ma anche per l’equilibrio e la salute della comunità nel suo insieme. Questi padri stanno dimostrando che, nonostante le avversità, la forza, la determinazione e l’amore possono trionfare, creando un futuro luminoso e promettente per loro e per le loro famiglie.
Quindi, anche se la strada può sembrare in salita, non è mai troppo tardi per cercare aiuto e prendere in mano la propria vita. L’ottimismo è più che una scelta; è un investimento nel proprio futuro e in quello dei propri figli. E come sempre, il primo passo per risolvere un problema è riconoscerlo. Con il giusto sostegno e le adeguate risorse, i padri separati possono superare le sfide e prosperare in una nuova fase della loro vita.