1 Settembre 2018

La storia di un padre separato. In un attimo tutto cambia

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PADRISEPARATIIn un attimo tutto cambia. Tutto quello che avevi immaginato per la tua vita svanisce.

Nel giro di qualche giorno ti ritrovi a cercare una nuova sistemazione dove poter dormire, a dover lasciare quella che fino a poche ore prima era la tua casa, lo scrigno dei ricordi, i segni della tua esistenza.

Ma quello che ancora devi capire bene, in mezzo a tutta questa baraonda, è che lasci per sempre una parte della tua vita: i tuoi figli.

Inevitabilmente si troveranno sbattuti a destra e a sinistra, nel mio caso seguendo gli orari di lavoro dei genitori, non capendo bene come mai ci sia questo cambiamento così fulminante nella loro piccola grande vita.

Il divorzio è un momento doloroso e per i padri può trasformarsi in un girone dantesco.

E appena realizzi che sei in un nuovo ambiente, piccolo, freddo, diverso, cominci a pensare a un miliardo di cose: le tue serate in solitaria scorrono lente, provi a leggere un libro e ricominci da capo, guardi il film che volevi vedere da molto tempo e ti sembra un film qualunque, sei attaccato al telefono in attesa di sentire i tuoi bambini.

Questa secondo me è la lacerazione più profonda, per un uomo che aveva inevitabilmente donato buona parte della sua vita in età adulta alla sua famiglia: non poter più passare tutto il proprio tempo libero con loro.

Giornate passate a piangere, a rimuginare sugli errori e sui sensi di colpa che ti assalgono come un esercito all’attacco, a non veder più niente di buono nel tuo futuro.

Provi ad uscire di casa e ti senti tutti gli occhi addosso, forse è una immaginazione della tua testa, cominciano ad uscire allo scoperto le varie categorie di persone che trovi anche nella vita di prima: qualcuno ti saluta a malapena, molti fanno gli indifferenti, i curiosi ti chiedono i particolari, i buonisti si stupiscono dell’accaduto rimandandoti alla Famiglia Mulino Bianco che pensavano rappresentassi.

Tutte categorie di persone di cui faresti volentieri a meno, perchè avresti bisogno solo di qualche buon amico, qualcuno che ti facesse buttare fuori tutto quello che hai dentro quel cuore lacerato, che ti ascoltasse nei tuoi vaneggiamenti e nelle tue serate in solitaria.

Invece questa categoria è molto rara, come ben sappiamo, o come scopriremo nei mesi successivi alla separazione: gli amici veri sono pochi, veramente pochi,e andando avanti nella vita te ne accorgi sempre di più.

Nel nostro caso, nuove entità single, il problema diventa maggiore, perchè i cosiddetti amici che hai sono per il 99% sposati con prole, e tra l’altro sono anche amici in comune con la tua ex, immersi nella loro quotidianità, nella loro famiglia e nei loro problemi.

Dopo qualche uscita mendicata tra una richiesta e l’altra, ti rendi conto che l’accettazione e la rinascita deve partire da te, e soltanto da te.

Pier Angelo Pellegrin

SOLITUDINEPADRESEPARATO

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