1 Settembre 2018

Dopo la separazione. Siamo così saturi che non voglio più perdere tempo.

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Proprio quando pensi di esserti ripreso, arriva un giorno “no”.

Capita di scoppiare. Letteralmente. Esplodere e non riuscire a trattenere quel fiume che ha rotto gli argini, dentro di noi. Non riuscire a fermarsi. Non riuscire più a smettere e non farcela a riprendere quella compostezza che ti permette di andare avanti, nella vita di tutti i giorni. Forse proprio perché eravamo sature, colme fino all’orlo e basta una piccola goccia a farci traboccare. Ci rompiamo in mille pezzi di nuovo e ci arrabbiamo soprattutto con noi stesse. Eravamo sicure di aver svoltato e poi invece siamo punto e a capo.

Per anni abbiamo sopportato situazioni difficili e siamo state capaci di tenere duro, al di là di ogni umana sopportazione. Ma poi, quando si varca quel limite, non buttiamo giù nemmeno una briciola in più, diventiamo totalmente intolleranti. Non solo di alcune situazioni, che a volte sentiamo troppo difficili da gestire in solitaria. Soprattutto non vogliamo più di circondarci di persone che ci fanno perdere tempo prezioso, che turbano il nostro equilibrio e ci possono far cadere in un vortice negativo, di cui facciamo volentieri a meno.

Abbiamo chiuso un capito della nostra vita e abbiamo voglia di ricominciare a sognare, di nuovo. Desideriamo la nostra seconda possibilità e stiamo ben alla larga da queste tipologie di persone, che tolgono energia alle nostre giornate e linfa vitale ai nostri sogni.

 1 Lo sposato marpione

Questa è la categoria che mi provoca una vera e propria orticaria. Solitamente amico del tuo ex coniuge e sempre comunque a sua volta sposato, fidanzato o convivente. Nella maggior parte dei casi padre. Si lamenta con te, come nelle migliori soap opera, della sua dolce metà per mille motivi immaginari e il commento finisce sempre con l’affermazione di una inesistente vita sessuale. Il giorno dopo lo ritrovi in centro mano nella mano con lei. E’ il classico uomo sposato che vuole farsi l’amante (che sei tu) senza perdere la moglie (all’oscuro di quanto il marito vada a raccontare in giro). Forse ci vorrebbe un pò di solidarietà femminile e faresti un favore a questa donna che sta buttando i suoi anni migliori e merita di più. Almeno un uomo con le palle che abbia la decenza di non tenere il piede in due scarpe. 

2 Il pignoso

Domenica per lui significa soprattutto divano. Tutto è sempre una fatica: andare al lavoro, tornare dal lavoro, cambiare una lampadina, giocare con il bambino. Al mattino non rivolge parola a nessuno se prima non ha avuto la sua dose di caffeina e la sera quando va a dormire e chiude fisso fisso tutti gli scuri, per non essere turbato dalla luce dell’alba. Ad ogni proposta trova sempre una critica poco costruttiva e se lo convincete a fare qualcosa è perché sapete benissimo cosa piace a lui. Insomma, averlo per casa è come occuparsi di un altro figlio e, più che un sostegno è un impegno, un rapporto che richiede tanta energia per essere portato avanti. Forse troppa. 

3 L’amica lamentosa

Lei è la persona più negativa in assoluto e appena vi vede inizia a vomitarvi addosso tutti i suoi problemi. Riversa nei vostri discorsi ogni lamentela e sembra che capitino a lei tutti i problemi del mondo. Non vede mai la luce in fondo al tunnel e soprattutto sostiene che noi siamo veramente fortunate. Single, senza soldi e con bambini al seguito ma, secondo lei, abbiamo tutta la libertà che vogliamo. Si dimentica che questo elevatissimo valore spirituale ci viene concesso a week end alterni e che non ci prendiamo un momento per noi da settimane. Mai una domanda sul nostro stato d’animo e mai una volta che si accorga che arriviamo al caffè del mattino con gli occhi gonfi, ma non a causa di una nottata intrigante. Di problemi ne abbiamo già tanti, non carichiamoci eccessivamente di quelli altrui. Ricordatevi che  se vi siete disfati anche della suocera che vi considerava donnine frivole, di lei proprio non dovete avere paura. Una vera amicizia si basa su ben altre basi. 

4 La collega arrivista

In questo momento della nostra vita avere un lavoro è una benedizione. Mentre prima ci sembrava pesante, ora almeno ci tiene la mente impegnata e con il guadagno sappiamo che almeno questo mese non saremo sfrattate. Stiamo rimettendo insieme la nostra vita, lasciamo largo spazio a chi vuole fare carriera a tutto spiano. La collega acida oppure quella che riesce a sentirsi realizzata solo alzando la voce nei nostri confronti, che già siamo fragili, sta sparando sulla Croce Rossa. Dobbiamo esserne consapevoli. Portiamo a termine il nostro lavoro, nel migliore dei modi possibili e cerchiamo di fare del nostro meglio. In ogni caso, ricordiamoci che esiste un superiore a cui fare riferimento. A mali estremi, estremi rimedi. O alla meno peggio, sperate che faccia davvero carriera così a cambiare ufficio non sarete di sicuro voi. 

5 Il compatimento

Non fatevi compiangere, mai. Siamo mamme single, ma sempre orgogliose e a testa alta anche quando abbiamo le nostre giornate “no”. Non facciamoci compatire e non facciamoci considerare “poverine” perché abbiamo una situazione difficile da gestire, ma non impossibile. Siamo donne sole ma non vogliamo la compassione di nessuno. Magari quello che ci serve è solo dormire abbracciate a qualcuno e potrebbe esserci più utile di tanti discorsi fatti davanti ad innumerevoli aperitivi. Il corpo riesce a comunicare quello che la voce spesso non è in grado di formulare. Siamo donne e non ci manca assolutamente la facoltà di parola, ma quando qualcosa ci tocca nel profondo, ammutoliamo in un secondo ed è il corpo a lacrimare, in ogni sua forma. Allo stesso modo la nostra anima ha sicuramente bisogno di calore e amore ma non elemosiniamo niente a nessuno. La nostra dignità deve venire sempre prima di tutto.

mammestanche

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