1 Settembre 2018

Il mio No alla violenza sulle donne

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Chi ero mentre cercando di difendere mia sorella, mio padre mi spingeva rischiando di scaraventarmi giù dalle scale?
Chi ero mentre lo guardavo prenderla a calci solo perché lei aveva detto quello che pensava riguardo la sua meschinità?
Chi ero mentre mia madre tornava a casa non riuscendo a salire le scale perché lui l’aveva pestata fuori per strada, come solo i vigliacchi sanno fare?
Chi ero mentre ci tirava il tavolo addosso perché cercavamo di chiamare i carabinieri?

Ero una bambina che cercava di diventare una donna per non farsi calpestare da un uomo che aveva il solo nome di essere suo padre.

Avevo solo 16 anni ed ero già nella sala d’attesa dei carabinieri per denunciare quelle mani infami che avevano toccato la nostra anima e segnata indelebilmente di una violenza inaudita. Io il mostro ce l’avevo dentro casa.

Quelle mani che avrebbero dovuto proteggermi dal mondo, dal primo ragazzo che avrebbe provato a sfiorarmi se solo non avessi voluto.

In quei ragazzi io mi ci buttavo come un paracadutista lo fa dal suo aereo.  Io il paracadute non ce l’avevo, io ero già segnata dalle botte che avevo vissuto e che avevano lasciato i segni che mai nessuno avrebbe potuto cancellare, ne anche colui che me li aveva inflitti.

Dalla violenza decisi di farne un punto di partenza, avevo deciso di denunciare piuttosto che farmi uccidere.

Non ho più ritrovato mani che mi hanno accudita con amore, parole gesti che potessero anche solo farmi superare il pensiero di quella violenza che mi aveva segnata per sempre. Non ci si può difendere da sole dal mostro, abbiamo bisogno di aiuto perché se da sole non possiamo fare nulla insieme possiamo fare la differenza.

Abbiate il coraggio di denunciare, se avete paura allora parlatene, con chiunque possiate ma parlatene. Con la vostra migliore amica, con un familiare con la maestra dei vostri figli, con le vostre maestre. Date voce a quelle mani che oggi vi hanno segnate ma domani resteranno invisibili quando vi guarderete allo specchio perché siete riuscite a non farvi più lasciare i segni di una vita fatta solo di violenza.

Amatevi, fatelo più che potete, perché potete essere solo voi le salvatrici di voi stesse anche quando colui che doveva proteggervi diventava la fonte della vostra sofferenza.

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