1 Settembre 2018

Il metodo per vivere felici

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SORRIDERE

Sono un’eterna ottimista, un’inguaribile romantica.

È più forte di me, non ci posso fare niente. Non so esattamente se sono nata così, con questo spirito positivo dettato da una combinazione genetica fortunata oppure se è una capacità che ho sviluppato in tenera età. Di sicuro è una caratteristica emersa subito perché anche da bambina avevo il mio spirito fresco e la mia voglia di credere nel bello delle cose. Pochi musi lunghi ma solo qualche lacrima di troppo per timidezza, che si è dissolta nel tempo fisiologico della crescita. Sono felice di questo approccio che mi ha portato fino a qui nella vita e spero che possa essere di esempio ai miei figli.

Non voglio permettere a ciò che mi capita di rovinare la mia visione positiva della vita e la mia innata capacità di riuscire sempre a scovare un briciolo di bello che anche le situazioni più cupe nascondono. A costo di far fuori una scatola intera di Baci Perugina pur di trovare la frase giusta che cercavo.

Chiaramente non sono una squilibrata, non del tutto almeno, e non voglio nemmeno scadere nella assurda e banale “sindrome di Polyanna”. Ma mi sono accorta, per esperienza personale, che quando diamo la possibilità al tempo di fare il proprio decorso, le situazioni sembrano meno disastrose di quello che appaiono. Quante volte appena trasferita mi sembrava impossibile far fronte alle incombenze del mese! Quante volte mi sedevo sul freddo pavimento della cucina e sbattendo i pugni credevo che fosse impossibile riuscire a trovare un barlume di speranza!

Mi sono resa conto che quando siamo travolti dagli eventi, tutto sembra impossibile, non abbiamo visione d’insieme e non vediamo via d’uscita. Se alcune porte si chiudono, sonoramente, in verità permettono a varchi incredibili di aprirsi e possiamo vivere nuove situazioni, inimmaginabili, scoprendo lati di noi stessi di cui ignoravamo l’esistenza.

Questo è quello che è capitato proprio a me, prima con la separazione e poi con il divorzio, che hanno travolto la mia vita e quella dei miei figli. Ora, a distanza di qualche anno, posso guardarmi indietro con un misto di dolce nostalgia per quella vita familiare che per anni è stata davvero felice, ma anche con la calda consapevolezza che quella che abbiamo intrapreso era l’unica strada possibile.

Ora appartengo ad un’altra vita, con ritmi e tempi completamente diversi e con una grande curiosità quotidiana, in questa realtà che non ha nessuna certezza e nessuna sicurezza.

Questo mi permette di essere grata per l’esperienza vissuta fino ad ora e di condividere questa mia visione positiva con chi mi sta vicino, vivendo con ponderato ottimismo le quotidiane difficoltà di chi, come me, affronta la vita da genitore single. Credo che un pò di sana ironia non risolva tutti i problemi del mondo, ma che aiuti ad affrontarli con lo spirito giusto.

 

ironia

 

 

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