Oggi festeggio il mio anniversario di matrimonio, il secondo matrimonio.C’è stato un tempo in cui agevoli cuore spezzato, in cui anche solo l’idea di uscire con le amiche e conoscere qualcuno mi infastidiva. Ho passato una fase dove mi svegliavo la mattina e pensavo di aver solo fatto un brutto sogno. C’è stato un anno nel quale dormire nel lettone da sola mi faceva così male che ho preferito condividerlo con i bambini il più possibile piuttosto che stare da sola. C’è stato un tempo in cui ero persa, non sapevo cosa ne sarebbe stato di noi non sapevo come avrei fatto a gestire tutto e non sapevo come far fronte a tutto. Ma più di ogni altra cosa c’è stato un tempo in cui piangevo, e a volte non servivano nemmeno più le lacrime perchè mi piangeva il cuore.
Poi pian piano ho ricominciato a vivere, mi sono rialzata, lentamente, un passo alla volta ho ritrovato l’equilibrio.
Ricordo nitidamente il giorno in cui ho detto:
‘finalmente sto bene, ho trovato la pace’, e ho sentito che non avevo più bisogno di un compagno perché ero riuscita a tirare fuori tutta la forza e tutte le armi necessarie a bastarmi da sola, riuscivo a far fronte a tutto.
Dopo poco da questa affermazione ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito.
Una volta mi è capitato facendo equitazione, di avere un cavallo che proprio non ne voleva sapere di fare quello che gli chiedevo, anzi se possibile faceva il contrario. L’inizio del rapporto lo definisco un po’ così, come quando devi far capire al cavallo chi comanda solo per un momento, solo per il tempo necessario a far si che si fidi di te per poter poi muoversi all’unisono diventando una cosa sola, solo in questo modo non c’è poi bisogno di frustino o grandi spronate per fare le cose.
Allo stesso modo mio marito ha guadagnato la mia fiducia, tenendomi le redini salde, facendomi capire che lui c’è, dandomi risposte a parole di quello che più mi spaventava, e dimostrato con i fatti la sua forte presenza.
Io ho scalciato, mi sono imbizzarrita, ho provato a disarcionarlo, e poi, alla fine dopo un sonoro nitrito di resa mi sono rilassata e ho deciso di fidarmi, di rimettermi in gioco, di provare a seguirlo, ad ascoltarlo, a lasciarlo entrare nella mia vita per camminare insieme, avevo paura, ma ero in ascolto ed ero finalmente decisa a recepire gli input.
Un giorno alla volta abbiamo creato il nostro rapporto, e ogni giorno ho avuto la prova che lui c’era. Ho smesso di aprire i tappi dei barattoli da sola, ho smesso di pianificare tutto nei minimi dettagli perchè ‘con i bambini non si sa mai’, ho smesso pian piano di fare tutto da sola solo perchè ne ero in grado. Ho avuto una paura folle, devo essere onesta, e a volte mi sono sentita come una piccola barchetta nel mare in tempesta.
Abbiamo deciso di sposarci, una cerimonia piccola solo 14 persone, qualcuno ha pensato che fossi folle, qualcun’altro eroica, in realtà ero solo innamorata e fiduciosa. Oggi per il nostro anniversario guardiamo con gioia nostro figlio, il 3° per me il 1° per lui e tutto sembra stupendo.
So che non sarà sempre tutto perfetto, ma ho trovato una persona che lotterà con me, e che mi fa dire ogni volta: ‘vale la pena rischiare di soffrire per quanta gioia possiamo godere oggi’.
Non è facile, non è indolore e sicuramente è terrificante ma vi dico: ‘provateci, non smettete di cercare l’amore, non abbiate paura di provare, siate aperti, ma anche guardinghi, analizzate i segnali positivi e quelli negativi’ ora siete abbastanza scaltri da riconoscere subito se una persona può avere la solidità di portare avanti una relazione o meno.
Se anche voi avete paura, ma avete trovato una persona per cui vale la pena fare un tentativo, fate come si fa con i tuffi da una scogliera: la paura è tanta, ma alla fine prendete un bel respiro e vi tuffate!
Buon amore a tutti!