1 Settembre 2018

L’educazione ai tempi di Facebook

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facebook e figliFacebook è ad oggi il social network più utilizzato al mondo, 1,65 miliardi di iscritti, 1,09 miliardi di persone che utilizzano attivamente Facebook di cui 28milioni gli utilizzatori italiani di Facebook.

In mezzo a questi 28 milioni c’è di sicuro anche vostro figlio o ci sarà.

I figli sono sempre più connessi, conoscono sempre un social più di noi, ma almeno su Facebook cerchiamo di non essere troppo sprovveduti.

Ecco alcune mie regole che possono essere applicate anche da voi. 

1) Le stesse regole che si applicano fuori dal web si applicano nel web, quindi non si parla con gli sconosciuti, non si fa agli altri ciò che non vorremmo venisse fatto a noi, non si pubblicano foto imbarazzanti o si fanno commenti sgradevoli, perché questi rimarranno per sempre e potrebbero ferire profondamente qualcuno.

Non sono pochi i casi di suicidio che abbiamo visto nel corso degli anni perché qualche ragazzino è stato deriso dagli amici diventando un vero e proprio tormentone per i compagni, portando questi giovani ragazzi all’esasperazione e al suicidio, non sono da sottovalutare i casi di cyberbullismo anche perché se quando eravamo piccoli noi il bullo della scuola era uno spalleggiato da due o tre ‘bravi’ adesso con il web il bullismo è virale e la tastiera dietro a cui si nascondono i nostri figli può essere peggio di una pistola carica! 

 

2) Cercare di essere un buon modello di comportamento. Troppo spesso si vedono foto di mamme sexy che baciano i figli in modo sensuale o di papà muscolosi senza maglietta che ostentano le loro doti fisiche.

Le donne che postano certe foto sono le stesse che poi si lamentano perché ricevono messaggi da maschi depravati che cercano di adescarle, e loro non capiscono perché non possano mettere una foto bella che subito qualcuno pensa che tu sia facile. Se lo fanno con voi genitori figuriamoci con i figli! Evitiamo foto inadatte alla condivisione.

3) Sul mio diario posto quello che mi pare! Ecco, questo è un punto cruciale, non siamo su un diario segreto chiuso nel comodino di casa, siamo in una piazza pubblica e per quanto le impostazioni limitino la visualizzazione delle pagine ai soli amici. Avete controllato la vostra privacy?

Chiarite bene ai vostri figli che quello che viene scritto su Facebook è di dominio pubblico e il fatto di avere un account non li autorizza a dire tutto quello che gli passa per la mente senza filtri. Vi suggerirei di pensarla anche così di Whatsapp

4) Dietro ai profili virtuali ci sono persone reaIi, scrivere commenti sgradevoli, osservazioni sessiste o sfottò goliardici per sentirsi qualcuno o sentirsi parte di un gruppo, probabilmente ferirà in modo terribile la persona oggetto di burla. Quella persona ha dei sentimenti, ha una vita reale, ha degli amici reali, fare male alle persone solo perché non le stiamo guardando negli occhi non è da eroi è da codardi. 

5) Puoi chiedere a tuo figlio di farti da insegnante, fingendo di saperne meno di lui (non stento a credere che nella maggior parte dei casi non ci sarà bisogno di fingere), in questo modo saranno loro a spiegarvi anche come usano i social e quali usano, cosa condividono e con chi. 

A questo link potete trovare una guida su come muovere i primi passi su Facebook creata apposta per i genitori: https://www.facebook.com/safety/parents/gettoknow/gettingstarted

 

Nella vita reale come nel virtuale, l’importante è parlare, parlare, parlare, parlare, meglio se a quattr’occhi e non via chat, per chiarire alcuni passaggi importanti.

 

Solo per farvi un esempio qualche tempo fa non ho assunto una baby sitter perché sul suo profilo Facebook c’erano solo sue foto a concerti, mezza nuda, mezza alcolizzata. Molti degli articoli condivisi inneggiavano a valori non corrisposti e le immagini sataniche che mostrava tatuate sulla schiena non mi hanno certo rassicurata! Facebook ormai racconta chi sei, cosa fai che tipo di persona sei, avvisate i vostri pargoletti che il futuro medico, avvocato, ingegnere che diventeranno potrebbe perdere un lavoro per una stupida foto compromettente scattata a 17 anni mentre si fumavano una canna con gli amici! 

 Facebook spiegato ai bambini

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