1 Settembre 2018

L’ex quando guida si trasforma in un mostro con i bambini in auto

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trafficoQuante volte troviamo in strada chi corre, fa zigzag tra le auto, fa i fari, suona il clacson o altro? Quante volte capita di vedere che nel sedile dietro ci siano dei bambini che osservano a scenate del genitore, talvolta anche imitandoli?

Cosa succede quando ci mettiamo al volante? Come mai diventiamo cosi irritati e maleducati e non riusciamo a controllarci? 

Due aspetti psicologici importanti emergono quando siamo in macchina:

  • De individuazione (Zimbardo 1971): gli individui del gruppo, tendono a perdere l'identità personale, la consapevolezza, il senso di responsabilità e delle conseguenze delle proprie azioni (pur avendo i bambini in auto infatti non riescono a controllarsi)
  • Anonimato (Diener 1976): è un elemento fondamentale per far emergere condotte più aggressive e meno inibite (pensiamo alla facilità d’insulti che possono essere espressi online per esempio).

Quando siamo in macchina, ogni persona si trova circondata da altri (parte di un gruppo), ma è anche isolata da loro (anonimi) grazie alla corazza che si crea intorno a noi.

Per alcuni la rabbia è dovuta al bisogno di controllo, siamo violati del nostro spazio, impossibilitati a muoverci. Tali situazioni creano frustrazione…e ciò porta inevitabilmente all’aggressività.

Se siamo soliti a mostrarci aggressivi o arroganti al volante, magari spesso alla presenza dei nostri figli, essi impareranno come tale comportamento sia “appropriato” e lo metteranno in atto quando da adulti avranno la patente. Oppure potranno pensare quanto il loro padre o la loro madre siano immaturi… quale esempio vogliamo dare?

Cosa possiamo fare? 

  • Keep calm and…cercare di prendere la situazione con leggerezza, evitare l’aggressività per la sicurezza propria e degli altri;
  • Comprendere quali situazioni innescano la rabbia….riconoscerle per evitarle (se possibile) o trovare strategie per controllare il comportamento aggressivo;
  • Ricordarsi della compagnia…cerchiamo di godere della compagnia di chi è in auto con noi piuttosto di permettere a chi è fuori dall'auto di gestire il nostro umore turbando la serenità del nostro gruppo/famiglia.

 

 

IL TEST:

Siamo dei cattivi guidatori? Quali e quanti di questi errori commettiamo? 

Iniziamo con qualche piccola domanda, a cui chiedo di rispondere con un Sì o un No:

Penso di essere in grado di controllare tutto quando sono al volante?

Penso di essere un guidatore più sicuro degli altri?

Penso di essere un guidatore più abile degli altri?

 

Dopo aver preso la patente, la guida è diventato un compito automatico.

Con l’esperienza si impara ad avere una visione di insieme della strada ed a prevedere anche i comportamenti degli altri guidatori, ma questo può anche portarci all’illusione di poter controllare e prevedere tutto quello che ci succede intorno (ovvero ad una illusione di controllo).

Spesso la complessità di questo compito viene sottovalutata, e non ci rendiamo conto di quante informazioni ci si possa perdere e ciò alimenta il falso senso di sicurezza in strada. La nostra attenzione è una capacità limitata e se sovraccaricata può portarci a commettere errori. Questo può farci perdere informazioni importanti!

Studi mostrano che circa 80-90% dei guidatori si sentono più abili degli altri…

Ma siamo tutti guidatori cosi abili?

Questa difficoltà a giudicare oggettivamente le nostre abilità ed a sovrastimarle è chiamato effetto Dunning-Kruger.
Cerchiamo di osservarci e riconoscere quando stiamo per mettere in atto comportamenti sbagliati. Perché è importante ricordarsi che la sicurezza in strada è una questione che riguarda tutti noi!

Dott.ssa Mirna Begnini, Psicologa e Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR, Psicologa del Traffico www.psicotraffico.it         nervosismotraffico           

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