1 Settembre 2018

Adozione e scuola. Come si può stare bene?

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Il tema è immenso.

Prima di tutto mi chiedo e vi chiedo se ci siano genitori adottivi tra voi? Immagino di sì!

adozione tra sorprese e incertezza

Scrivo questo post al quale avrei davvero piacere seguissero delle riflessioni, anche solo per capire che ci siete e che forse avete bisogno di qualche approfondimento che possiamo fare insieme, attraverso le vostre domande e le mie risposte, riflessioni, approfondimentI., insomma tutto quello che una mamma adottiva avvocato può fare per contribuire a farvi sentire tutelati, anche dal punto di vista del diritto, voi genitori e le vostre preziose, davvero preziose, creature.

Inevitabile gettare fin da ora un’occhiata alla scuola. È quasi finita è vero, ma possiamo comunque soffermarci un momento sulla posizione dei nostri figli a scuole prepararci anche per il prossimo anno scolastico!

Forse non tutti i genitori adottivi, ma spero di essere contraddetta, sanno che in Italia, nel mese di dicembre 2014, sono state adottate dal “Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione. Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione” le LINEE DI INDIRIZZO PER FAVORIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI ADOTTATI. Lo scrivo in maiuscolo e in neretto, perché queste Linee “guida” rappresentano una grande conquista per i bambini adottati, per garantire il loro benessere a scuola. E quindi parlarne qui è assolutamente inevitabile, oltre che super-pertinente!!! Questo “Diritto” è il frutto di lavoro svolto, di esigenze manifestate, con insistenza e costanza, da parte di soggetti coinvolti a pieno titolo nelle problematiche che sono affrontate ed è, adesso, a disposizione di questa stessa categoria di soggetti: i genitori adottivi e i loro figli! Questo “Diritto” ha dato risposte che sono a vostra disposizione, e non solo sulla carta!

In realtà, in questa sede, non posso che farvi un accenno, con riserva di approfondire in seguito e anche su richiesta di qualche genitore che volesse saperne di più.

La cosa però molto importante, da dire subito, è che le “Linee di indirizzo” sono state “inglobate” dalla Legge 13 luglio 2015 , n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Questa Legge, di cui tanto si è parlato, all’art. 7, esplicitamente afferma che:

“Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell’organico dell’autonomia, in relazione all’offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento a iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

…l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014…”.

Nella Legge sulla “Buona Scuola”, la parola adozione entra a far parte a pieno titolo della riforma scolastica, così come gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).

Perché scrivo di leggi? Perché è giusto che le conosciate. Perché è necessario che un genitore sappia che ci sono degli strumenti (strumenti non armi) che possono essere usati per creare un’ alleanza con la scuola. Un’alleanza che permetta al vostro bambino di stare bene a scuola, insieme agli insegnanti che lo accompagnano nel suo percorso. Lo stare bene non può mai riguardare un solo soggetto, e tantomeno in un ambiente come quello scolastico dove tutti –bambini e insegnanti- trascorrono così tante ore. Mi piace dunque parlare di scuola sana, di scuola che sta bene, insieme a tutti coloro che la vivono (insegnanti e genitori compresi!).

Venendo al concreto, e premesso –come si legge nell’introduzione del documento- che alla condizione adottiva non corrisponde un’uniformità di situazioni e, quindi, di bisogni,… “è innegabile che all’essere adottato siano connessi alcuni fattori di rischio e di vulnerabilità che devono essere conosciuti e considerati, affinché sia possibile strutturare una metodologia di accoglienza scolastica in grado di garantire il benessere di questi alunni sin dalle prime fasi di ingresso in classe, nella convinzione che un buon avvio sia la migliore premessa per una positiva esperienza scolastica negli anni a venire. In questo senso è necessario che la scuola sia preparata all’accoglienza dei minori adottati in Italia e all’estero e costruisca strumenti utili, non solo per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, ma anche didattico e relazionale, a beneficio dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie.

Il documento dunque, evidenziate le c.d. “aree critiche” dei bambini adottati, che meritano particolare considerazione e tra le quali figurano le difficoltà di apprendimento (con le dovute specificazioni ivi contenute – cfr. punto 1.3.1.), insieme, fra le altre, alle difficoltà psico-emotive (cfr. 1.3.2.), individua nel capitolo 2 “Le Buone Prassi”, nel capitolo 3 “I Ruoli”, nel capitolo 4 “La Formazione”.

Questi tre importanti passaggi costituiranno oggetto di prossimi Post. Per chi intanto desiderasse leggere le Linee di indirizzo, rimando al link

 

adozione2È una ricchezza poter contare sull’esistenza di strumenti normativi che tutelano il benessere dei nostri bambini e credo davvero che ciascun genitore sia tenuto a conoscere, informarsi, formarsi, e ad aspettarsi altrettanto dalla scuola che sceglierà per il proprio figlio. La scelta può davvero essere svolta tenendo presente ciò che queste Linee di indirizzo raccomandano alle scuole, ciò che viene chiesto che ognuno, nel  ruolo che gli compete all’interno dell’Istituzione, debba compiere. Non esitate a chiedere ciò che vi spetta, nell’esclusiva ottica di compiere un passo in più verso la vostra felicità e quella dei vostri figli!

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