3 Giugno 2022

La fine di una relazione: Ripartire da Zero

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Navigare attraverso il turbolento mare della vita dopo la fine di una relazione può sembrare una sfida titanica. Quando si chiude un capitolo così significativo, spesso ci sentiamo smarriti, cercando un punto di riferimento nel caos emotivo.

La fine di una relazione, che sia stata breve o di lunga durata, lascia un vuoto nel cuore e una miriade di domande nella mente. “Come posso andare avanti?” “Dove ho sbagliato?” “Sarò mai in grado di amare di nuovo?” Sono tutte domande legittime che sorgono quando si vive questo tipo di dolore.

La Fine di una Relazione

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Ma non disperare, anche se il percorso può sembrare tortuoso e pieno di ostacoli, c’è una luce alla fine del tunnel. Ecco alcuni passi da considerare quando si cerca di riordinare la propria vita e trovare una nuova normalità:

Accettare e Elaborare il Dolore: Non negare o sopprimere i tuoi sentimenti. Lascia che fluiscano, piangi se necessario, e parla con qualcuno di fiducia. Questo ti aiuterà a elaborare il dolore.

Riscoprire Te Stesso: Spesso, nelle relazioni, perdiamo una parte di noi stessi. Questo è il momento di riconnetterti con le tue passioni, i tuoi hobby e le cose che ami fare.

Cerca Supporto Esterno: Che si tratti di amici, famiglia o professionisti, avere qualcuno con cui parlare può fare la differenza. A volte, una prospettiva esterna può aiutarti a vedere le cose sotto una luce diversa.

Imposta Nuovi Obiettivi: Focalizzati su ciò che vuoi dalla vita. Questo può includere viaggiare, imparare qualcosa di nuovo o semplicemente prenderti cura di te stesso.

Dai Tempo al Tempo: La guarigione non avviene dall’oggi al domani. Abbi pazienza con te stesso e sii gentile nei tuoi confronti.

La fine di una relazione può essere vista come una nuova opportunità, una chance per reinventarti e scoprire una nuova te. Sebbene il dolore sia reale, con il tempo e lo sforzo, puoi ritrovare la felicità e l’armonia nella tua vita.

La psicologia insegna che la separazione da una persona che abbiamo amato (e che in alcuni casi continuiamo ad amare) è un lutto a tutti gli effetti.

Dobbiamo passare attraverso il dolore della perdita per poterlo metabolizzare e trasformarlo da momento di debolezza in forza per ricominciare.

Non sono una psicologa e non mi permetto di fare il lavoro altrui, ma attraverso queste sensazioni ci siamo passati un po’ tutti, in modo più o meno intenso, più o meno segnante, e posso dire con certezza che quasi sempre gli oggetti che ci circondano e il nostro modo di rapportarci con loro, sono lo specchio delle nostre emozioni:

Se proviamo rabbia e astio nei confronti dell’altra persona probabilmente tenderemo a prendere immediatamente uno scatolone e a fare man bassa di ogni singolo oggetto che porti con sé un ricordo per farlo sparire dalla nostra vista (se non proprio distruggerlo scaraventandolo contro qualche muro!); se invece subiamo con dolore la separazione, probabilmente useremo gli oggetti come un salvagente per tenerci a galla, trasformandole in sacre reliquie di una felicità che sentiamo di aver perso.

Confesso che in momenti diversi della mia vita sono passata attraverso entrambe queste situazioni, e probabilmente nessuno dei due è da considerarsi un comportamento sano.

In generale bisognerebbe scindere sentimenti e oggetti materiali, razionalizzando il concetto che non tutto ciò che il nostro ex compagno/a ha toccato o usato è diventato automaticamente una sua personificazione.

Quindi, nel primo caso, il momento di rabbia scaturito dall’abbandono potrebbe farci buttare (o distruggere!) anche oggetti effettivamente utili che in futuro, una volta sbollito, potremmo rimpiangere. Vi consiglio quindi di dominare il vostro sentimento impetuoso, chiudere ciò che vi da fastidio avere davanti in uno scatolone e riporlo lontano dalla vostra vista, in cantina o in solaio, a “decantare”.

Quando vi sentirete più tranquilli e disposti ad esaminare gli oggetti per quello che sono e non per quello che rappresentano, potrete andare a recuperarlo e fare una cernita più razionale.

Il secondo caso però è certamente il più comune e quello più difficile da razionalizzare.

Il dolore per la separazione è talmente forte che ci sembra impossibile anche il solo pensiero di sbarazzarci di qualcosa per noi inutile ma che è legato ad una emozione importante.

Però se ci pensate questo comportamento ha due risvolti entrambi molto negativi:

Continuiamo a vedere in giro per casa oggetti, foto, vestiti, che riaprono costantemente le ferite, spalancano cassettini della memoria, prolungando un tormento (a volte) insopportabile;

Gli oggetti ci tengono inchiodati in un momento di dolore che ha la forma di un tunnel senza luce, impedendoci di andare avanti con la nostra vita.

La soluzione si chiama Space Clearing

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Lo Space Clearing è una disciplina che deriva dall’arte cinese del fengshui che si basa sul principio di fare spazio nei propri ambienti di vita per sbarazzarsi di ciò che è inutile o legato al passato al fine di recuperare armonia, equilibrio interiore e aprirsi a nuove possibilità.

L’arte di rinnovare e purificare gli spazi non è una novità. Infatti, l’antica pratica cinese del fengshui ha radicato questa idea per secoli. Ma come ci avviciniamo a questa arte in un mondo moderno? Ecco dove entra in gioco lo Space Clearing.

Il principio dietro lo Space Clearing

fine di una relazione

L’essenza di questa pratica si basa sull’eliminazione del superfluo. Riteniamo che creando spazio fisico, si possa in realtà aprire spazio anche a livello emotivo e mentale. Pensateci: quando sbarazzate un’area di ciò che non serve più, non vi sentite più leggeri? La stessa sensazione si manifesta a livello interiore.

Zavorra fisica ed emotiva

Come un vecchio libro polveroso sulla mensola, gli oggetti inutilizzati possono diventare pesi sul nostro animo. Lucia Larese, la guru italiana dello Space Clearing, afferma che attraverso la pulizia e il riordino esterno, possiamo iniziare a comprendere e purificare il nostro mondo interno. Interessante, vero?

La testimonianza delle persone

Durante i miei anni di pratica, ho avuto l’onore di lavorare con molte persone. La loro gratitudine dopo aver fatto una pulizia profonda non ha prezzo. Raccontano come liberarsi di oggetti con pesanti ricordi sia come liberarsi di pesanti catene. Il potere di lasciar andare è incredibile.

Rinascita dopo lo Space Clearing

Quando ho avuto l’opportunità di riconnettermi con alcuni clienti, molti hanno condiviso quanto la loro vita sia cambiata. Hanno riscoperto una leggerezza perduta e ora hanno obiettivi chiari e ambiziosi.

Il momento giusto

Ma non fraintendete. Lo Space Clearing non è qualcosa che dovrebbe essere fatto su un capriccio. La delicata natura della pratica richiede un timing corretto. Qualcuno potrebbe non essere pronto per lasciar andare, specialmente se l’oggetto in questione riguarda un passato doloroso.

Un gesto di gentilezza

Quando ci liberiamo delle cose, non significa che debbano essere sprecate. Donarle a enti benefici è un bellissimo gesto. Immaginate l’oggetto che non ha più valore per voi, ma che potrebbe significare il mondo per qualcun altro.

Conclusione

Lo Space Clearing non è solo un’azione fisica, ma un viaggio interiore. È una strada verso la comprensione, l’accettazione e, infine, la rinascita. La prossima volta che guardate quel vecchio libro polveroso, pensate: “È ora di lasciarlo andare?”

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La psicologia insegna che la separazione da una persona che abbiamo amato è un lutto a tutti gli effetti.
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