3 Giugno 2022

5 Frasi da non dire mai alle madri separate

mamma single

Quando ti separi sono tutti psicologi, avvocati, Piero Angela e Marco Predolin. Sanno tutto, elargiscono consigli pur non sapendo minimamente di cosa parlano e pretendono che l’interessato li ascolti attentamente e segua tutto alla lettera. Come se ci fossero delle regole condivise per affrontare nel migliori dei modi una separazione. Sì, insomma una sorta di manuale delle istruzioni da fine matrimonio.

In realtà c’è poco da seguire alla lettera: ogni persona è a sé, ogni storia idem e la sua conclusione può aprire a scenari apocalittici o a fasi di transizione decisamente più “amichevoli”. Molti vip hanno optato per l’amicizia sempre e comunque (vedi un tale Chris Martin) altri invece, hanno tirato fuori la bomba ad idrogeno e si sono chiusi nel loro bunker pieno di risentimento ed odio (vedi la tenera e sofferente Angelina). In ogni caso, anche qui come nella vita c’è sempre una grande variabile: la fortuna.
Superata la prima fase, tecnicamente dovrebbe essere tutto in discesa, o perlomeno non in salita ripida. Invece c’è sempre qualcuno pronto ad aprire bocca e a dargli fiato. Conoscenti, amici e non, poco importa. La verità assoluta è un po’ nelle mani di tutti. Alcune considerazioni fanno parte del gioco, come si dice. Altre però, hanno la capacità di farci venir voglia di prendere a  schiaffi il nostro interlocutore.

Ecco di seguito le 5 frasi da non dire mai a una mamma single.

 “Te la sei cercata, te l’avevano detto tutti che non era l’uomo per te”.

Ammesso che sia vero, che i genitori prima del fatidico “sì” abbiano passato mesi a cercare di convincerci che il matrimonio non “s’aveva da fare”, nessuno ha mai sentito la frase “l’amore è cieco?”. Se fosse così come dicono, nessuno si separerebbe. Eppure un matrimonio su tre fallisce e la colpa non dipende solo dal nostro personale errore di valutazioni. Le variabili sono infinite. Occorre girare il dito nella piaga? E non sempre dipende da noi. Anche se fosse, voglio rassicurarvi. Lo sappiamo benissimo. Ma visto che ormai la cazzata è stata fatta, magari è meglio potersi concentrare sul futuro invece di sentirsi dire puntualmente che siamo stati poco razionali. La nostra autostima sentitamente, ringrazierebbe.

 “Hai mai provato a ricucire il rapporto?

Molte persone pensano che uno si sposa, va a convivere fa un figlio e poi cambia partner come cambia i vestiti per le feste. In base alle esigenze. In realtà si arriva alla separazione sempre dopo aver fatto una serie infinita di tentativi, quando ormai la brocca è colma di risentimento. C’è anche chi si sottopone per un periodo alla fenomenale “terapia di coppia” che il più delle volte ha risultati scadenti ed umilianti per le persone coinvolte. Qualche volta però funziona. In ogni caso, per cortesia, risparmiateci la solfa del “provare a”. Si prova sempre a ricucire. Sempre. Quando decidiamo di andarcene di casa con i bambini è proprio perché non c’è più niente da fare. E più che una superficialità, la nostra è consapevolezza, che è diverso. Baby, ho scelto di essere felice per due. Direi che il resto non conta.

Certo se non esci mai, come fai a divagarti? Non fai altro che lavorare e stare con il bambino.

Questa frase è la peggiore in assoluto. Di solito chi parla così o ha la babysitter h.24, il filippino h.24 e il secondo maggiordomo, o non li ha proprio (i figli, non i filippini), e quindi, non sa cosa significa.

Tuttavia, la frase non esci mai, fa scattare nella mamma single un misto di emozioni tra rabbia, indignazione e rassegnazione. Non è facile organizzare del tempo da trascorrere con gli amici. Prima di tutto perché anche se il bambino va a dormire una volta a settimana dal papà, non è detto che ci sia qualcuno disposto a uscire. Della serie, ognuno ha anche la sua vita. Poi le esigenze cambiano. Se esci con le evergreen single, magari ti ritrovi in un locale a fare le 5 del mattino e già sai che avrai bisogno di almeno due giorni per recuperare. E noi, non possiamo permettercelo. Considerate che una mamma single che lavora non ha quasi mai un momento di relax. Si sveglia alle 6 prepara il bambino, lo porta a scuola e di corsa a lavoro. Esce alle 18 e di corsa a casa dal bambino. È una trottola impazzita per almeno 5 giorni su 7. E succede anche quando la genitorialità è condivisa.

Sappiate che una mamma sgobba dalla mattina alla sera, senza mai riposare. A volte si arriva nel week end talmente stanche che il nostro sogno più ambito è un comodo divano, con cuscini e plaid. Non è perché siamo pigre e non abbiamo voglia di fare niente, ma semplicemente perché siamo stanche. Piacerebbe anche noi avere più tempo da dedicare alle passioni e agli amici cari, ma non sempre ci riusciamo. E non c’è bisogno di qualcuno che gira il dito nella piaga.

Sei giovane. Vedrai, troverai qualcuno che voglia bene a te e al bambino”.

Chiariamo subito che le mamme single non hanno bisogno di sentirsi commiserate solo perché sono sole. In qualunque modo sia andata la nostra relazione, non ci chiudiamo in casa ad aspettare che qualcuno ci salvi. Alla storia del principe azzurro non ci crediamo da quando abbiamo fatto l’esame di maturità. Quindi, figuriamoci se possiamo credere che arrivi il cavalier servente a salvare noi e il bambino. Non ne abbiamo bisogno, non è quello che vogliamo. Si può essere mamme single e crescere i pargoli anche da sole. Invece ci piacerebbe avere un lavoro, un welfare che ci permettesse di gestire al meglio le spese e vivere una vita dignitosa. Anche se si è sole. Se poi si incontra una persona valida, ben venga. Altrimenti, non ci strapperemo i capelli. Né lanceremo la nostra chioma fluente dalla torre stile Rapunzel.

Non sai gestire il rapporto con il tuo ex, dovresti essere più dura.” Oppure

Sei troppo severa dovresti essere più disponibile”.

Insomma, come si fa, si sbaglia. Questa frase è un po’ ricollegata alla prima considerazione, quella dei sociologi-tuttologi. Avere un rapporto con il papà del bambino è un gioco di equilibri molto delicati. Ci sono periodi in cui fila tutto liscio come l’olio, e altri in cui si mette l’armatura di Sir Lancillotto e si cerca di schivare i peggiori colpi. Non è che siamo noi che sbagliamo qualcosa. È una condizione insita nella relazione ex- con- figli. E quindi, a periodi apparentemente tranquilli, possono sopraggiungere altri di tormenta e discussioni sui calzini da mettere, lo sport da fargli fare, le gite e via dicendo. L’idea di base, secondo la mia personale esperienza, dovrebbe essere quella di venirsi incontro. O quantomeno uno dei due dovrebbe essere più accondiscendente. C’è sempre chi lo è di meno. Poi, il resto va vissuto alla giornata. Stabiliti i giorni, le visite i pernotti e tutto ciò che concerne il bambino, il rapporto è sempre condizionato dai personali caratteri. Quindi non c’è chi è troppo buono o chi è troppo rigido, si cerca solo di andare incontro al papà di nostro figlio. Vivere per 18 anni in un continuo stato di guerra porterebbe entrambi in un RehabLife is short.

Le mamme single che non hanno mai sentito una di queste cinque frasi alzino la mano. Se esistono, sono molto fortunate. Ma sono sicura che nel panorama attuale è difficile trovare qualcuno con la giusta sensibilità e introspezione. Mi correggo. Qualcuno c’è. Ed è lo psicologo. Che di solito paghiamo.

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Ecco di seguito le 5 frasi da non dire mai a una mamma single.
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